Estrazione dati per ANAC in formato XML

Estrazione dati per ANAC in formato XML

Si avvicina la scadenza del 31 gennaio (PROROGATA AL 20 FEBBRAIO) entro la quale le Pubbliche amministrazioni devono estrarre in formato XML i dati degli impegni di spesa relativi all’anno precedente, ed inviare all’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) – ex AVCP – una pec contenente l’apposito modulo pdf debitamente compilato. L’obbligo è previsto dalla Legge 190/2012.

La struttura del file XML nel quale sono contenuti i dati, è descritta dalle specifiche tecniche pubblicate dall’ANAC il 16 dicembre 2014.

L’applicativo Studio K di “Delibere, Determine e Contratti” mette a disposizione una serie di funzionalità per verificare la coerenza dei dati, per fare dei controlli massivi, aggiornare gli impegni di spesa e l’importo delle relative somme liquidate, per l’estrazione del file XML e collocarlo su un link ftp messo a disposizione gratuitamente, per poter poi comunicare l’URL all’ANAC tramite il file pdf scaricabile dal sito dell’Autorità Nazionale Anticorruzione.

Oltre a questo, il programma consente di predisporre la pubblicazione dei dati direttamente sulla pagina dell’Amministrazione Trasparente, all’interno delle voci: “Bandi di gara e contratti” prevista dal D.Lgs 33/2013 art. 37 e “Sovvenzioni, contributi, sussidi, vantaggi economici” prevista dal D.Lgs 33/2013 art. 26 rispettando il formato tabellare descritto nell’allegato tecnico della normativa e rispettando la possibilità di prelevare i contenuti in formato open data.

In più, l’applicativo delle determine integra perfettamente la firma digitale che può essere apposta in tempo reale a tutti gli atti prodotti con il software, e consente di produrre, archiviare e firmare i contratti in forma pubblica amministrativa, oltre ad avere una funzionalità per l’estrazione del plico per l’Agenzia delle Entrate.

Per concludere, l’applicativo è perfettamente adeguato al DPCM del 13/11/2014 su “regole tecniche dell’amministrazione digitale”, permettendo:

  • la creazione automatica del fascicolo digitale
  • la produzione automatica del file XML dei metadati associati al fascicolo digitale
  • invio automatico in conservazione a norma
  • integrazione della firma digitale

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eIDAS: il Regolamento UE su firma elettronica e mercato unico digitale

eIDAS: il Regolamento UE su firma elettronica e mercato unico digitale

“Instaurare la fiducia negli ambienti online è fondamentale per lo sviluppo economico e sociale.”
Comincia così il Regolamento UE in materia di eIDAS, identificazione elettronica e servizi fiduciari per le transazioni elettroniche (Regolamento UE N. 910/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 luglio 2014).

eIDAS è l’acronimo di electronic IDentification Authentication and Signature.
Il nuovo Regolamento mira a rafforzare la fiducia nelle transazioni elettroniche fra cittadini, imprese e autorità pubbliche, nell’ottica di un miglioramento dei servizi, di una maggior sicurezza nelle transazioni e della creazione di un Mercato Unico Digitale.
Il Regolamento introduce parole chiave quali: marca temporale, posta elettronica certificata, firma elettronica qualificata, autenticazione, servizio fiduciario, sigillo elettronico, certificato di autenticazione, identificazione elettronica.  Elementi che già vengono utilizzati e che fanno parte di alcuni dei servizi offerti dalle Pubbliche Amministrazioni.

L’identificazione elettronica, ad esempio, è utile al fine dell’accesso ai servizi in rete (fra questi: SPID, Carta d’Identità Elettronica – CIE e Carta Nazionale dei Servizi – CNS).
A questo proposito, offriamo già da tempo supporto alle Pubbliche Amministrazioni nella designazione del Partner Tecnologico (che abbiamo  identificato in Maggioli S.p.A.).

Il regolamento parla anche di “Sportelli Unici”, per garantire che tutte le procedure e formalità relative all’accesso a un’attività di servizi ed al suo svolgimento possano essere facilmente espletate a distanza ed elettronicamente attraverso lo sportello unico corrispondente e con le autorità competenti.

Anche in questo caso, siamo in grado di offrire alle Pubbliche Amministrazioni servizi avanzati come lo Sportello Unico per l’Edilizia (SUE) e lo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP).

L’Ufficio Tecnico, tramite il SUE, può ricevere i dati delle pratiche edilizie in formato digitale. Il processo è semplice: il progettista o il richiedente compila una pagina web con i dati della pratica: tutti i campi ritenuti necessari devono essere obbligatoriamente compilati, altrimenti non sarà possibile produrre la domanda e presentare l’istanza. Una volta compilata la pagina web, i dati saranno disponibili in tempo reale all’Ufficio Tecnico che potrà, così, lavorare la pratica e produrre tutte le autorizzazioni necessarie.
I vantaggi sono molti: gli operatori dell’Ufficio Tecnico non dovranno più caricare i dati delle pratiche ma li troveranno già caricati direttamente dai progettisti; dovranno solo verificare la correttezza del dato. Il tutto si integra perfettamente con il Regolamento UE in materia di eIDAS e con il DPCM del 13/11/2014 in materia di Amministrazione Digitale. Meno fila allo sportello: la maggior parte del lavoro può essere fatto dal progettista direttamente online in qualunque orario (il servizio web è disponibile 24 ore su 24).
Per facilitare il tutto è anche possibile prevedere una prima fase ibrida in cui mantenere sia il caricamento online dei dati della pratica, sia la presentazione della domanda cartacea allo sportello.
Possiamo anche prevedere un corso di formazione per i tecnici del territorio comunale sulle modalità di presentazione della pratica online, così da poterli assistere nel passaggio dal cartaceo al digitale e così da agevolare il lavoro all’Ufficio Tecnico.

Gli stessi principi sono validi per il SUAP.

Dal 1° luglio, quindi, in tutti i paesi dell’Unione Europea una firma elettronica qualificata avrà lo stesso valore giuridico di una firma autografa.
Inoltre, sempre dalla stessa data, verrà esposto un marchio di fiducia UE per aiutare i consumatori ed il mercato ad identificare i servizi fiduciari qualificati per i quali il valore giuridico è più elevato.
Come scrive Andrea Servida (Commissione Europea) sul portale di ForumPA, non bisogna dimenticare che eIDAS non regolamenta soltanto firma elettronica e servizi fiduciari ma anche il riconoscimento transfrontaliero di credenziali di identificazione ed autenticazione elettronici in uso nei paesi UE per consentire a cittadini ed imprese di accedere agevolmente e in piena sicurezza a servizi pubblici online. Le norme eIDAS per l’identificazione e l’autenticazione elettronica prenderanno effetto in settembre 2018 ma, già ora, gli Stati Membri hanno la possibilità di applicare queste norme su base volontaria.

Anche l’AgID (Agenzia per l’Italia Digitale) si è espressa favorevolmente all’introduzione del Regolamento n. 910/2014, evidenziando che la norma permetterà di agevolare nel contempo la fruibilità dei servizi online di tutte le pubbliche amministrazioni dell’Unione e il commercio elettronico grazie all’introduzione di una normativa che consente di innalzare la fiducia reciproca fra consumatori e imprese (Stefano Arbia, AgID).

Per concludere, quindi, il Regolamento UE su eIDAS è un passo in avanti nell’era della digitalizzazione e un’opportunità per le Pubbliche Amministrazioni di utilizzare tecnologie ed esporre servizi in grado di migliorare le attività e di integrarsi perfettamente nel mercato unico digitale.

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